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CNR Comunicato 25 settembre 2023 I R&T non sono gerarchicamente subordinati alla dirigenza per quanto attiene alla gestione della ricerca o delle attività tecnico-scientifiche

 

 

In applicazione del d.lgs. n. 165/2001, art. 15 comma 2, il personale ricercatore e tecnologo non può essere gerarchicamente subordinato alla dirigenza di cui all’art. 19 del citato decreto legislativo per quanto attiene alla gestione della ricerca o delle attività tecnico-scientifiche”, è quanto testualmente recita il comma 5 dell’art. 80 del CCNL del 2018, in applicazione, come riportato, del comma 2 dell’art. 15 del d.lgs n. 165/2001 che stabilisce che “Nelle istituzioni e negli enti di ricerca e sperimentazione, nonché negli altri istituti pubblici di cui al sesto comma dell’articolo 33 della Costituzione, le attribuzioni della dirigenza amministrativa non si estendono alla gestione della ricerca e dell’insegnamento”.

I ricercatori e tecnologi […] rappresentano figure professionali dotate di autonomia e responsabilità nell’espletamento della loro attività di ricerca, fermo restando il rispetto delle potestà regolamentare degli Enti” recita, invece, il comma 3 del medesimo art. 80.

Sono norme contrattuali, fedelmente riprese dall’art. 137 dell’ipotesi di CCNL del 2023 (in attesa di sottoscrizione definitiva), che però non tutti i diretti interessati conoscono bene o ne comprendono appieno la portata.

Non essere subordinati gerarchicamente alla dirigenza, ossia ai Direttori e ai Dirigenti degli uffici dell’Amministrazione Centrale, per quanto attiene alla gestione della ricerca o delle attività tecnico-scientifiche ed essere figure professionali dotate di autonomia e responsabilità nell’espletamento della propria attività di ricerca significa, ad esempio, che i Direttori/Dirigenti (e a maggior ragione i Responsabili di Sede Secondaria) non possono interferire sull’attività di ricerca che il singolo R/T intende svolgere, né che possono decidere con quale studioso, interno o no al CNR, il singolo R/T intende collaborare, né a quale convegno o su quale rivista il singolo R/T intende presentare i risultati della propria attività di ricerca.

Lo stesso potere di firma del Direttore/Dirigente nelle pratiche di acquisto o negli “ordini di missione” si limita agli aspetti puramente economici (accertamento della disponibilità dei fondi richiesti), senza che questi possa costringere il R/T a comprare una apparecchiatura al posto di un’altra, o possa rifiutarsi di firmare una richiesta di missione perché, ad esempio, ritiene che il convegno oggetto della missione non sia qualificante.

E a tutela della suddetta non subordinazione interviene il CCNL del 2018 che, al comma 6 dell’art. 12 “Sanzioni disciplinari”, stabilisce che “I ricercatori e tecnologi non sono soggetti a sanzioni disciplinari per motivi che attengono all’autonomia professionale nello svolgimento dell’attività di ricerca che gli Enti sono tenuti a garantire ai sensi delle norme vigenti”.

Neanche un rimprovero verbale può quindi ricevere un R/T perché, ad esempio, non intende far parte di un certo gruppo di ricerca o, al contrario, intende portare avanti collaborazioni scientifiche non gradite al Direttore, o non vuole occuparsi di una determinata tematica di ricerca.

La suddetta non subordinazione gerarchica alla dirigenza è tutelata dal vigente contratto anche nei passaggi di fascia stipendiale dato che il comma 6 dell’art. 4 del CCNL 1998, II biennio (stipulato in Area della Dirigenza), non consente ai Direttori/Dirigenti di valutare nel merito l’attività svolta dai R&T, essendo i Direttori/Dirigenti tenuti alla mera “verifica complessiva della regolarità dell’attività prestata sulla base di apposite relazioni presentate” dai R&T, senza chiose, implicite o esplicite, del tutto spurie e lesive della autonomia e della dignità professionale dei R&T.

E tutto ciò perché i R&T sono figure professionali dotate di autonomia e responsabilità, non subordinati gerarchicamente ai Direttori/Dirigenti per quanto attiene alla gestione della ricerca o delle attività tecnico-scientifiche.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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